Questa storia è accaduta qualche tempo fa nel Kentucky e, anche se sembra un racconto di Alfred Hitchcock, si dice che sia vera!
John Bradford, uno studente dell’Università del Kentucky, si trovava sul ciglio della strada a fare l’autostop in una notte molto buia e nel bel mezzo di un forte temporale.
La notte era orribile e sembrava non finire mai. Eppure, non passava nessuna macchina.
La tempesta era così forte che riusciva a malapena a vedere qualche metro davanti a sé. All’improvviso, vide un’auto che veniva lentamente verso di lui e si fermò.
John, alla ricerca disperata di un riparo e senza pensarci, salì in macchina e chiuse la portiera… solo per rendersi conto che al volante non c’era nessuno e il motore non era acceso.
L’auto iniziò a muoversi lentamente.
John guardò la strada davanti a sé e vide che si stava avvicinando una curva. Spaventato, iniziò a pregare, implorando per la sua vita.
Poi, poco prima che l’auto affrontasse la curva, una mano apparve dal nulla attraverso il finestrino e girò il volante.
John, paralizzato dal terrore, guardò la mano che entrava dal finestrino, ma non lo toccò né gli fece del male.
Poco dopo John vide apparire le luci di una taverna lungo la strada, così, raccogliendo le forze, saltò fuori dall’auto e corse verso di essa.
Bagnato e senza fiato, si precipitò all’interno e iniziò a raccontare a tutti l’orribile esperienza appena vissuta.
Un silenzio avvolse la taverna quando tutti si resero conto che stava piangendo e… non era ubriaco.
All’improvviso, la porta si aprì e altre due persone entrarono dalla notte buia e tempestosa.
Anche loro, come John, erano fradici e senza fiato.
Guardandosi intorno e vedendo John Bradford singhiozzare al bar, uno disse all’altro…
“Guarda, Bubba… c’è quel coglione che è salito in macchina mentre la stavamo spingendo!”.
barzelletta del giorno: Un passaggio… spinto dall’orrore!
