Quando è arrivato a casa, un marito è stato accolto alla porta dalla moglie in lacrime.
Lei, in lacrime, spiegò: “È stato il farmacista. Stamattina mi ha insultato terribilmente al telefono”.
Immediatamente il marito si è recato in centro per affrontare il farmacista e pretendere le sue scuse.
Prima che potesse dire più di qualche parola, il farmacista gli disse,
“Ora, solo un minuto, la prego di ascoltare la mia versione dei fatti!”.
“Stamattina la sveglia non ha suonato, quindi mi sono alzato tardi”.
“Sono andato senza fare colazione e mi sono precipitato in macchina, solo per rendermi conto di aver chiuso la casa con le chiavi di casa e dell’auto dentro”.
“Ho dovuto rompere una finestra per prendere le chiavi”.
“Poi, guidando un po’ troppo veloce, ho preso una multa per eccesso di velocità”.
“Più tardi, a circa tre isolati dal negozio, ho bucato una gomma”.
“Quando sono arrivato al negozio c’era un gruppo di persone che aspettava che aprissi”.
“Ho aperto e ho iniziato ad aspettare queste persone, e per tutto il tempo il telefono squillava a vuoto”.
Poi ho dovuto rompere un rotolo di monetine contro il cassetto del registratore di cassa per fare il resto, e si sono rovesciate sul pavimento”.
“Mi sono messo in ginocchio per raccogliere le monetine; il telefono stava ancora squillando”.
“Quando sono risalito ho sbattuto la testa sul cassetto della cassa aperto, facendomi barcollare all’indietro contro una vetrinetta con sopra un mucchio di flaconi di profumo… tutti hanno colpito il pavimento e si sono rotti”.
“Nel frattempo il telefono continuava a squillare senza sosta e finalmente sono riuscito a rispondere”.
“Era sua moglie”.
“Voleva sapere come si usa un termometro rettale”…
“E, onestamente, non ho fatto altro che dirglielo!”.
„Ötven évvel ezelőtt az még nem volt villanypásztor”.