Un sacerdote è seduto all’interno della chiesa, quando entra un ragazzo che chiede di confessarsi.
“Molto bene, figliolo”, dice il sacerdote, mentre conduce l’uomo nella cabina della confessione, “parlami dei tuoi peccati”.
“Beh, padre”, dice il ragazzo, “lunedì ero a casa della mia ragazza e, beh… noi due soli, la casa vuota… ho peccato, padre”.
“Non preoccuparti, ragazzo”, dice il sacerdote, “è perfettamente normale avere questi desideri e condividerli con il proprio partner. Niente di grave, basta dire due preghiere e sarai purificato dai tuoi peccati”.
“Ma padre”, continua l’uomo, “non finisce qui. Martedì ero di nuovo a casa della mia ragazza, ma lei era uscita con i suoi amici, e c’era solo sua sorella e, beh… noi due soli, la casa vuota… Ho peccato di nuovo, Padre”.
“Oh, bambina”, dice il Padre, “devi essere forte e combattere questi impulsi! Otto preghiere ti purificheranno dai tuoi peccati”.
“Ma padre”, dice ancora il ragazzo, “mercoledì sono stato di nuovo a casa della mia ragazza, e lei non c’era nemmeno allora, e l’unica a casa era sua madre, e, beh… noi due soli, la casa vuota… Di nuovo ho peccato, padre”.
“Buon Dio”, dice il sacerdote, “bambino, devi pensare a quello che fai, quindi prega…”.
“Ma padre”, dice il ragazzo, “giovedì ero di nuovo a casa della mia ragazza, e tutta la famiglia era andata al negozio, e c’era solo sua zia, e, beh… noi due soli, la casa vuota… Ho peccato ancora una volta, padre”.
Il sacerdote tace.
“E poi”, continua il ragazzo, “venerdì ero di nuovo a casa sua, erano usciti per il fine settimana e c’era solo sua nonna, e, beh… noi due da soli, la casa vuota…”.
Il sacerdote non rispose.
“E il sabato”, disse il ragazzo, “sono andato di nuovo a casa sua, e non c’era nessuno tranne suo padre, e, beh…”.
L’uomo attende una risposta, ma non sentendola esce dalla cabina e trova il sacerdote sul campanile.
“Padre”, lo chiama, “cosa sta facendo lassù? Non ho finito!”.
“Indietro, non scendo”, dice il prete, “Noi due soli, la Chiesa è fottutamente vuota… e non voglio che tu pecchi ancora!”.